Documento
di verifica del XVIII Capitolo Provinciale Ordinario della
Provincia di Puglia
dei Santi Nicola e Angelo dei Frati Minori Conventuali
(Direttorio per la
celebrazione dl Capitolo Provinciale Ordinario, nn. 58-59)
Definitorio Provincial y Economo |
La nostra Provincia «è molto ricca e
variegata», come afferma nella sua relazione il visitatore generale fr.
Miljenko Hontic, e per questo è caratterizzata da problematiche legate alla sua
volontà di vivere adeguatamente la sua vocazione. Afferma la propria identità
francescana ed evangelizzatrice, soprattutto delle nuove generazioni e in loro
compagnia.
Il filo rosso evidenziatosi in tutte le
relazioni dei frati e dei laici è l’esigenza primaria più richiesta e sentita
della formazione iniziale e permanente.
Si è richiamato spesso l’ascolto e
l’attenzione alle voci laicali, specie dell’O.F.S., Gi.Fra., MI, Gi.M.I., per
un orizzonte evangelizzante non “innamorato del proprio ombelico” di frati e
delle nostre esistenti realtà pastorali.
Viene espresso l’urgente e doveroso coraggio
di lanciarsi, frati e laici insieme, verso il mondo per un’evangelizzazione
nuova e francescanamente condotta.
Ambiti privilegiati
della verifica
1. Primato
di Dio e formazione permanente:
Luci: si rilevano:
tendenza a celebrare la Liturgia
delle Ore con i laici; diffusione della lectio
divina; buon ritmo della preghiera comunitaria. Lodato l’impegno per la
formazione permanente, non solo nel capitolo conventuale; attenzione e
partecipazione alle giornate di fraternità.
Ombre: a volte la
preghiera appare formale o le viene dedicato un tempo residuale; fatica della
condivisione di vita durante la lectio;
primato di Dio a volte piuttosto teorico, che intercetta poco la vita e il
discernimento della volontà di Dio; difficoltà a parlare delle cose di Dio
anche in capitolo conventuale; insufficiente
attenzione alla celebrazione del sacramento della riconciliazione e alla scelta
di una guida spirituale personale.
Prospettive: organizzare la vita
della comunità a partire dalla preghiera liturgica; esercizi spirituali
provinciali; vivere in continuo stile di preghiera; puntare di più sul primato
di Dio; fare degli incontri “tecnici” sulla lectio
divina e sulla celebrazione della Liturgia delle Ore come incontri provinciali
di formazione permanente; curare maggiormente la preghiera personale.
2. Animazione
vocazionale e formazione iniziale
Luci: positivo il lavoro
fatto a livello regionale, che risulta ben strutturato e in parte svolto in
rete; maggiore concretezza ai progetti di PGV derivata dal migliore utilizzo dei
moderni media.
Ombre: eccessiva delega di
questo impegno agli animatori regionali; poco impegno personale e comunitario a
livello locale; troppe mansioni affidate agli animatori vocazionali con
l’impedimento a “esserci” con i giovani.
Prospettive: redazione progetto
locale PGV; esercizi spirituali cittadini; PGV come motivo e occasione di
comunione nella e della comunità; primi contatti vocazionali nella comunità di
origine più prolungati; costituzione in ogni convento, attorno all’animatore
vocazionale e della pastorale giovanile, di una piccola equipe di laici; oltre
all’animazione provinciale, anche a livello locale si abbia passione per questo
settore che può contribuire a rendere “bella” la comunità; diverso approccio a
lavorare in equipe; riapertura del postulato in Provincia, se possibile;
formazione specifica di animatori di PGV capaci di essere educatori che sanno
individuare nel buio dei nostri tempi le vie di Dio e offerta di occasioni
particolari di dialogo personalizzato con i giovani; incremento della preghiera
e delle opere di penitenza per impetrare da Dio le vocazioni; confronto dal
vivo con i giovani, che mostrano ancora il bisogno di un contatto diretto; ricupero
di un ruolo più attivo della comunità della Grottella dove abiti l’animatore
provinciale.
3. Vita
fraterna, apostolato e governo della Provincia
Luci: tanto bene che il
Signore compie attraverso di noi, ovunque, nonostante le molte difficoltà e la
solitudine superate solo dalla consapevolezza della sua presenza; grandi
opportunità offerte dalla nostra variegata presenza pastorale sul territorio:
santuari, cappellanie, parrocchie, centro di spiritualità… ; vicinanza del
governo provinciale dimostratosi vicino ai frati fuori dalla regione; attenzione
ai frati malati e bisognosi di assistenza.
Ombre: disagio personale
dei frati di Sant’Agata (e di altri) che hanno avvertito solitudine nelle
vicende che li hanno visti coinvolti in occasione della soppressione del
convento; non piena semplicità e immediatezza nei rapporti fraterni;
comunicazione talvolta carente a vari livelli; scollamento delle relazioni
interpersonali; sovraccarico di responsabilità sulle stesse persone a livello
locale e provinciale, che impedisce ai guardiani, in certe circostanze, di
seguire più direttamente i frati; alcuni casi personali trattati non nella
stessa maniera, a livello provinciale e locale; governo provinciale oberato
dall’eseguire le decisioni dei capitoli precedenti e dal rincorrere soluzioni a
difficoltà locali; nella Provincia si è
avvertito il cambio generazionale nel governo della stessa.
Prospettive: per quanto attiene
alla “Grottella” emergono differenti vedute: 1) sospendere la casa filiale se
perdurano le attuali condizioni; 2) rivedere lo status giuridico della “Grottella”,
per enfatizzarne le potenzialità, soprattutto vocazionali; 3) necessità di un
periodo maggiore di sperimentazione prima di nuove decisioni.
Ritorno più forte al nostro carisma in vista
della nuova evangelizzazione e della PGV; progetto comunitario incentrato più
sull’essere che sull’agire; coraggio di guardarsi dentro per essere più vivi
nella vita fraterna; riconsiderazione dell’uso di mezzi specifici per la
crescita personale attraverso la corresponsabilità; PPQ, nella parte riguardante
la caratterizzazione dei conventi, elaborato dalle stesse comunità; attenzione
ai vantaggi previsti dalle normative civili a favore dei frati malati e
bisognosi di assistenza; maggiore importanza attribuita alla crescita
personale, più che al “da fare”; senza la prima la vita si impoverisce e il
lavoro pastorale va avanti per inerzia. Il CSS occasione per creare nuove forme
di apostolato.
Collocazione di ministro provinciale, vicario
e segretario possibilmente nella stessa sede.
4. Povertà,
amministrazione dei beni e Centro della Spiritualità e Sociale
Luci: vita abbastanza
semplice e sobria nelle comunità; unione degli sforzi nella realizzazione del
CSS; miglioramento delle strutture di ciascun convento; contributi all’Ordine e
alla Provincia corrisposti regolarmente; amministrazione provinciale oculata e
attenta all’osservanza delle norme civili in materia; personale a nostro
servizio retribuito secondo le legislazione vigente; collaborazione di alcuni
frati alla conduzione dell’economia provinciale; ricorso alla consulenza di
professionisti esterni.
Ombre: eccessivo uso delle
automobili e di qualche strumento tecnologico; carico sproporzionato sull’attività
dell’economo provinciale per l’esecuzione dei lavori al CSS; rilevazione di
alcuni abusi nella gestione personale del denaro e delle pensioni; mancata
presentazione di progetti edilizi alla commissione competente.
Prospettive: direttore del CSS distinto
dall’economo provinciale; preparazione di un piano economico globale per la
gestione del CSS da parte della Provincia; inserimento del direttore del CSS
nella commissione economica; auspicabile creazione di un’equipe che affianchi
il lavoro dell’economo provinciale; governo con maggiore vigilanza sulla vita
di povertà delle comunità.
5. Custodia
provinciale del Venezuela «Nuestra Señora de Coromoto»
Luci: non si è interrotta
la relazione tra la
Provincia madre e la Custodia provinciale; miglioramento progressivo
della formazione iniziale e permanente; maggiore stabilizzazione vocazionale e
riduzione degli abbandoni; pubblicazione sul blog conventualesvenezuela del
bollettino custodiale; maggiore autonomia economica della Custodia; costruzione
della nuova chiesa parrocchiale di Guanare.
Ombre: chiusura del
noviziato custodiale, difficoltà del monastero delle clarisse di Guanare,
interruzione dell’esperienza del CEMIOFS.
Prospettive: la Provincia intende sviluppare
il proprio legame spirituale e fraterno con la Custodia provinciale,
esprimendolo con ogni forma di collaborazione; incremento della cura
dell’animazione missionaria provinciale, come strumento della nuova
evangelizzazione.
Trani, 24 aprile 2013
No hay comentarios:
Publicar un comentario