jueves, 2 de mayo de 2013

Capitulo Provincial 2013: Documento di verifica


Documento di verifica del XVIII Capitolo Provinciale Ordinario della
Provincia di Puglia dei Santi Nicola e Angelo dei Frati Minori Conventuali
(Direttorio per la celebrazione dl Capitolo Provinciale Ordinario, nn. 58-59)

Definitorio Provincial y Economo
La nostra Provincia «è molto ricca e variegata», come afferma nella sua relazione il visitatore generale fr. Miljenko Hontic, e per questo è caratterizzata da problematiche legate alla sua volontà di vivere adeguatamente la sua vocazione. Afferma la propria identità francescana ed evangelizzatrice, soprattutto delle nuove generazioni e in loro compagnia.
Il filo rosso evidenziatosi in tutte le relazioni dei frati e dei laici è l’esigenza primaria più richiesta e sentita della formazione iniziale e permanente.
Si è richiamato spesso l’ascolto e l’attenzione alle voci laicali, specie dell’O.F.S., Gi.Fra., MI, Gi.M.I., per un orizzonte evangelizzante non “innamorato del proprio ombelico” di frati e delle nostre esistenti realtà pastorali.
Viene espresso l’urgente e doveroso coraggio di lanciarsi, frati e laici insieme, verso il mondo per un’evangelizzazione nuova e francescanamente condotta.

Ambiti privilegiati della verifica

1. Primato di Dio e formazione permanente:

Luci: si rilevano: tendenza a celebrare la Liturgia delle Ore con i laici; diffusione della lectio divina; buon ritmo della preghiera comunitaria. Lodato l’impegno per la formazione permanente, non solo nel capitolo conventuale; attenzione e partecipazione alle giornate di fraternità.

Ombre: a volte la preghiera appare formale o le viene dedicato un tempo residuale; fatica della condivisione di vita durante la lectio; primato di Dio a volte piuttosto teorico, che intercetta poco la vita e il discernimento della volontà di Dio; difficoltà a parlare delle cose di Dio anche in  capitolo conventuale; insufficiente attenzione alla celebrazione del sacramento della riconciliazione e alla scelta di una guida spirituale personale.

Prospettive: organizzare la vita della comunità a partire dalla preghiera liturgica; esercizi spirituali provinciali; vivere in continuo stile di preghiera; puntare di più sul primato di Dio; fare degli incontri “tecnici” sulla lectio divina e sulla celebrazione della Liturgia delle Ore come incontri provinciali di formazione permanente; curare maggiormente la preghiera personale.

2. Animazione vocazionale e formazione iniziale

Luci: positivo il lavoro fatto a livello regionale, che risulta ben strutturato e in parte svolto in rete; maggiore concretezza ai progetti di PGV derivata dal migliore utilizzo dei moderni media.

Ombre: eccessiva delega di questo impegno agli animatori regionali; poco impegno personale e comunitario a livello locale; troppe mansioni affidate agli animatori vocazionali con l’impedimento a “esserci” con i giovani.

Prospettive: redazione progetto locale PGV; esercizi spirituali cittadini; PGV come motivo e occasione di comunione nella e della comunità; primi contatti vocazionali nella comunità di origine più prolungati; costituzione in ogni convento, attorno all’animatore vocazionale e della pastorale giovanile, di una piccola equipe di laici; oltre all’animazione provinciale, anche a livello locale si abbia passione per questo settore che può contribuire a rendere “bella” la comunità; diverso approccio a lavorare in equipe; riapertura del postulato in Provincia, se possibile; formazione specifica di animatori di PGV capaci di essere educatori che sanno individuare nel buio dei nostri tempi le vie di Dio e offerta di occasioni particolari di dialogo personalizzato con i giovani; incremento della preghiera e delle opere di penitenza per impetrare da Dio le vocazioni; confronto dal vivo con i giovani, che mostrano ancora il bisogno di un contatto diretto; ricupero di un ruolo più attivo della comunità della Grottella dove abiti l’animatore provinciale.

3. Vita fraterna, apostolato e governo della Provincia

Luci: tanto bene che il Signore compie attraverso di noi, ovunque, nonostante le molte difficoltà e la solitudine superate solo dalla consapevolezza della sua presenza; grandi opportunità offerte dalla nostra variegata presenza pastorale sul territorio: santuari, cappellanie, parrocchie, centro di spiritualità… ; vicinanza del governo provinciale dimostratosi vicino ai frati fuori dalla regione; attenzione ai frati malati e bisognosi di assistenza.

Ombre: disagio personale dei frati di Sant’Agata (e di altri) che hanno avvertito solitudine nelle vicende che li hanno visti coinvolti in occasione della soppressione del convento; non piena semplicità e immediatezza nei rapporti fraterni; comunicazione talvolta carente a vari livelli; scollamento delle relazioni interpersonali; sovraccarico di responsabilità sulle stesse persone a livello locale e provinciale, che impedisce ai guardiani, in certe circostanze, di seguire più direttamente i frati; alcuni casi personali trattati non nella stessa maniera, a livello provinciale e locale; governo provinciale oberato dall’eseguire le decisioni dei capitoli precedenti e dal rincorrere soluzioni a difficoltà locali;  nella Provincia si è avvertito il cambio generazionale nel governo della stessa.
           
Prospettive: per quanto attiene alla “Grottella” emergono differenti vedute: 1) sospendere la casa filiale se perdurano le attuali condizioni; 2) rivedere lo status giuridico della “Grottella”, per enfatizzarne le potenzialità, soprattutto vocazionali; 3) necessità di un periodo maggiore di sperimentazione prima di nuove decisioni.
Ritorno più forte al nostro carisma in vista della nuova evangelizzazione e della PGV; progetto comunitario incentrato più sull’essere che sull’agire; coraggio di guardarsi dentro per essere più vivi nella vita fraterna; riconsiderazione dell’uso di mezzi specifici per la crescita personale attraverso la corresponsabilità; PPQ, nella parte riguardante la caratterizzazione dei conventi, elaborato dalle stesse comunità; attenzione ai vantaggi previsti dalle normative civili a favore dei frati malati e bisognosi di assistenza; maggiore importanza attribuita alla crescita personale, più che al “da fare”; senza la prima la vita si impoverisce e il lavoro pastorale va avanti per inerzia. Il CSS occasione per creare nuove forme di apostolato.
Collocazione di ministro provinciale, vicario e segretario possibilmente nella stessa sede.

4. Povertà, amministrazione dei beni e Centro della Spiritualità e Sociale

Luci: vita abbastanza semplice e sobria nelle comunità; unione degli sforzi nella realizzazione del CSS; miglioramento delle strutture di ciascun convento; contributi all’Ordine e alla Provincia corrisposti regolarmente; amministrazione provinciale oculata e attenta all’osservanza delle norme civili in materia; personale a nostro servizio retribuito secondo le legislazione vigente; collaborazione di alcuni frati alla conduzione dell’economia provinciale; ricorso alla consulenza di professionisti esterni.

Ombre: eccessivo uso delle automobili e di qualche strumento tecnologico; carico sproporzionato sull’attività dell’economo provinciale per l’esecuzione dei lavori al CSS; rilevazione di alcuni abusi nella gestione personale del denaro e delle pensioni; mancata presentazione di progetti edilizi alla commissione competente.

Prospettive: direttore del CSS distinto dall’economo provinciale; preparazione di un piano economico globale per la gestione del CSS da parte della Provincia; inserimento del direttore del CSS nella commissione economica; auspicabile creazione di un’equipe che affianchi il lavoro dell’economo provinciale; governo con maggiore vigilanza sulla vita di povertà delle comunità.

5. Custodia provinciale del Venezuela «Nuestra Señora de Coromoto»

Luci: non si è interrotta la relazione tra la Provincia madre e la Custodia provinciale; miglioramento progressivo della formazione iniziale e permanente; maggiore stabilizzazione vocazionale e riduzione degli abbandoni; pubblicazione sul blog conventualesvenezuela del bollettino custodiale; maggiore autonomia economica della Custodia; costruzione della nuova chiesa parrocchiale di Guanare.

Ombre: chiusura del noviziato custodiale, difficoltà del monastero delle clarisse di Guanare, interruzione dell’esperienza del CEMIOFS.

Prospettive: la Provincia intende sviluppare il proprio legame spirituale e fraterno con la Custodia provinciale, esprimendolo con ogni forma di collaborazione; incremento della cura dell’animazione missionaria provinciale, come strumento della nuova evangelizzazione.

Trani, 24 aprile 2013

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